Anche se giunge alla scadenza del bicentenario, questo volume curato da Amedeo Poggi ed Edgar Vallora si segnala come un contributo utile e anche originale alla conoscenza di Mozart, o meglio a un primo orientamento nella sua opera.
Si tratta di un catalogo ragionato, secondo l’ordine numerico dato da Köchel, delle sue composizioni, che di ognuna dà precise informazioni: oltre al K., la tonalità, l’organico, le date e i luogi della prima esecuzione, l’edizione, gli incipit tematici e una breve sintesi dei commenti e dei giudizi critici piú accreditati o significativi; con un aggiunta, quando se ne offra il destro, curiosità e aneddoti attinti a documenti del tempo.
Con una rapida consultazione il lettore può dunque farsi un’idea non solo della genesi e della struttura formale dei singoli pezzi (nonché della trama quando si tratti di opere), ma anche della loro accoglienza e della loro posizione all’interno del catalogo mozartiano. Che non è fatto tutto, come proprio l’anniversario ha provato, di gemme ugualmente risplendenti.
Il pregio del volume sta proprio nella sua agilità, e in una certa immediatezza che anima le scelte critiche di Poggi e Vallora, che si definiscono non a caso «appassionati non-specialisti», in senso tuttavia non dilettantesco.
Ciò rende non solo inappuntabile la schedatura, puntuale la verifica, ma anche simpatica la scelta dei commenti, come di chi ripercorresse il periplo dell’avventura mozartiana con il piacere piú genuino ed elementare della scoperta e del racconto.
Amedeo Poggi ed Edgar Vallora, «Mozart. Signori, il catalogo è questo!». Einaudi, pp. 767, lire 18.000
da “”Il Giornale””