Sergio Sablich è nato a Bolzano il 7 luglio 1951. I genitori, nati entrambi a Fiume, oggi Rijeka in Croazia, avevano lasciato la città natale nel 1945, dopo aver optato per la cittadinanza italiana quando Fiume fu ceduta alla Jugoslavija.
Nel 1952, la Famiglia si trasferisce a Firenze, ma Bolzano resterà sempre un punto di riferimento importante nella vita di Sablich, che in età adolescenziale trascorre a casa degli zii a Bolzano buona parte delle vacanze estive e natalizie.
Dopo la maturità classica si iscrive alla Facoltà di Lettere & Filosofia dell’Università degli Studi di Firenze, dove nel 1976 consegue la laurea , presentando una tesi in Storia della Musica dal titolo
Il ” Doktor Faust ” nella problematica teatrale e musicale di Ferruccio Busoni. Contemporaneamente, si diploma in Composizione, Musica Corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio “Cherubini” di Firenze. Infine, all’Università di Monaco di Baviera si perfeziona in Musicologia.
Dal 1976 è docente di ruolo di Conservatorio per l’insegnamento di Storia della musica ed Estetica musicale e sceglie Bolzano, con abilitazione all’insegnamento in lingua tedesca, quale sede della sua prima attività di docente, seguita da Ferrara e dal 1989 da Firenze, dove risiedeva.
E’ stato per dieci anni (1976-1985) direttore del Centro Studi Musicali “Ferruccio Busoni” di Empoli; dal 1986 al 1990, durante la Sovrintendenza di Giorgio Vidusso, assistente alla direzione artistica e responsabile delle manifestazioni promozionali e collaterali del Teatro Comunale di Firenze e del Maggio Musicale Fiorentino.
Dal 1991 al 1998 ricopre l’incarico di direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica di Torino della RAI e dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, dopo essere stato tra gli artefici della riunificazione delle quattro orchestre preesistenti in un’unica orchestra, ma nel 1998 lascia questo ruolo, pur con molti dubbi, per seguire a Roma il Maestro Giuseppe Sinopoli che lo invita a ricoprire la carica di Sovrintendente della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, incarico da cui si è dimesso nel 1999, dopo molte amarezze e delusioni.
A cavallo tra il 2000 e il 2001 crea e organizza il festival internazionale di musica sacra “Anima Mundi” a Pisa, su progetto ideato insieme a Sinopoli ed a lui dedicato dopo la prematura scomparsa del Maestro.
Sablich sarà poi Consulente per la musica della Regione Toscana, e dal maggio 2002 direttore artistico dell’Orchestra della Toscana (ORT) incarico che sarebbe terminato nel mese di aprile del 2005, e bruscamente interrotto il 27 gennaio, giorno in cui è stato colpito da ictus cerebrale.
Nel febbraio 2003 era stato chiamato al Teatro La Scala di Milano come consulente artistico, esperienza rivelatasi poi nefasta per la non chiarezza e indifferenza degli interlocutori coinvolti. Sablich ne soffrirà molto, fino a parlare chiaramente, nei mesi immediatamente precedenti la sua malattia, di danni biologici legati al malessere della vicenda Scala.
Sablich ha pubblicato, oltre a numerosi saggi e articoli, studi e monografie su Ferruccio Busoni (EDT, 1982), Wolfgang Sawallisch (Passigli Editori, 1989), Richard Strauss (EDT, 1991), Richard Wagner (Il libro bruno, Passigli Editori, 1992), Goffredo Petrassi (Suvini Zerboni, 1994), Franz Schubert (il volume L’altro Schubert, EDT, 2002), Luigi Dallapiccola (L’Epos di Palermo, 2004). Ha collaborato inoltre alla “Storia della Letteratura Italiana” Einaudi con un saggio sui rapporti tra letteratura e musica nel Novecento. Su questo argomento ha tenuto dal 1996 al 1998 un corso biennale come professore a contratto presso l’Università IULM di Milano. Nell’anno accademico 2001-2002 ha insegnato Storia della musica del Novecento come professore a contratto presso l’Università di Pisa.
Ha svolto inoltre attività di critico musicale, oltre che per “La Nazione” di Firenze, per “Il Giornale” di Milano e “La Voce” diretti da Indro Montanelli ed ha collaborato con le principali riviste musicali italiane.
Muore a Firenze, dopo 40 giorni di coma, il 7 Marzo 2005, all’età di 53 anni.