Caro Sergio,
quest’anno non ce l’abbiamo fatta ad organizzare qualcosa di “”grande”” per ricordarti nel 3° anniversario della tua scomparsa, come abbiamo fatto l’anno passato al Lyceum,e mi dispiace per più motivi: per non aver dato di nuovo la possibilità a quanti ti hanno voluto bene di raccogliersi nel tuo ricordo e perché, presa nell’organizzazione, avrei avuto meno tempo e meno spazio per tornare col pensiero a quel triste giorno ed ai 40 giorni di coma senza speranza che lo hanno preceduto.
Forse mi aiuterà raccontare a te, e a tutti gli amici, quello che abbiamo fatto in questi tre anni, nel tuo nome.
I tuoi dischi, innanzitutto, raccolti da quando eri ragazzo ed hai cominciato ad ascoltare musica: su consiglio di Beppe Rossi, abbiamo contattato il Conservatorio di Ferrara dove tu hai insegnato per tanti anni e abbiamo offerto a loro gli oltre 1000 LP che sotto la attenta cura di Marina Alfano sono adesso in ordine perfetto, conservati e protetti. Hanno già iniziato a riversarli su cd per poterli utilizzare senza correre il rischio di deteriorare la tua collezione.
Le cassette: video e audio, oltre 1600…. Sono registrazioni fatte nelle sale da concerti di tutto il mondo e registrazioni che facevi a casa della mamma dal satellite, dopo aver selezionato da tutti i giornali di musica italiani ed esteri le cose da registrare: tutto in pratica , per essere sicuri di non perdere qualcosa di vitale importanza! Un patrimonio musicale che abbiamo affidato al centro di ricerca e produzione nel campo delle tecnologie musicali (Mart) che collabora con il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze e farà in modo che le tue cassette non subiscano l’inarrestabile processo di deperimento chimico-fisico cui di solito vanno incontro. Così anche questa raccolta sarà un domani a disposizione di studenti e studiosi che potranno godere, grazie a te, di registrazioni uniche.
Partiture e spartiti sono in parte ancora a casa, in attesa di diventare, spero, patrimonio della Biblioteca Nazionale di Firenze, ma con grande gioia ti devo dire che molte partiture per orchestra sono state donate al Maestro Roberto Abbado, tuo prezioso amico: spero che molte di queste rivivano un domani nelle sue interpretazioni e nella ricerca costante di fare delle scelte che anche tu avresti approvato, questa mi ha resa molto serena.
Siamo riusciti là dove tu hai purtroppo fallito, nella sistemazione dei CD, oltre 4500… hai passato una vita a spostarli, insieme a libri e riviste, da casa tua a casa della mamma e viceversa, cercando di dare ordine alla mole infinita delle tue cose, con un criterio che oggi mi appare addirittura chiaro. Giampiero ed io siamo riusciti a rimettere insieme tutta la tua collezione, creando una parete attrezzata per i tuoi cd con l’ordine suggerito da Luca Berni (chi meglio di lui?) che per due giorni interi ha lavorato con noi per arrivare ad un risultato sorprendente, di cui saresti stato particolarmente fiero.
Il Prof. Marco Capra e l’istituzione che presiede, la casa della Musica di Parma, sede del Centro Internazionale di Ricerca sui Periodici Musicali, ha invece ricevuto tutti i libretti di sala ed i periodici di musica che hai raccolto fin dal 1975 e sono in procinto di donare a loro anche i programmi che contengono i tuoi saggi: pensavo di conservarli a casa, ma sono ormai tutti inseriti sul tuo sito e forse è più giusto tenerli tutti insieme. Il Prof. Capra mi ha detto che, insieme a Fiamma Nicolodi, stanno organizzando un convegno che ti verrà dedicato: è solo una delle numerose testimonianze di affetto che in questi anni, caro Sergio, ci hanno riscaldato il cuore.
E Bergman? E il cinema svedese? E la letteratura su Bergman? E i tuoi unici e meravigliosi 450 poster di cinema? Dimmi, se mai tu fossi riuscito a separartene, dove li avresti voluti? Avresti mai pensato ad un posto migliore del Museo del Cinema di Torino? Una studentessa del Dams sta lavorando alacremente per archiviare tutto il tuo materiale, che sarà un domani oggetto di mostre e convegni. La mamma è contenta ogni volta che qualcosa va a destinazione, perché vede la sua casa riprendere forma e ordine, ma in questo caso ha ceduto: i 25 scatoloni di Bergman in partenza per Torino hanno portato via anche una grande parte di te… Chissà come avresti vissuto la morte del tuo idolo, quanto silenzio avresti messo fra te e gli altri per vivere a fondo il tuo dolore: come se ti avesse fatto un torto personale, morire così senza preavviso…
Il tuo sito continua a regalarmi emozioni: persone che ti hanno conosciuto, studenti e tuoi allievi al Conservatorio, collaboratori, amici che ci tengono a mandarmi un messaggio, a trasmettere testimonianze di qualcosa che con te hanno condiviso, tutti uniti da grande stima e affetto per te e consci del grande vuoto che hai lasciato nel mondo della musica. Si affiancano alle persone che ti erano vicine e che adesso sono vicine a me, diventate ormai parte irrinunciabile della mia vita.
A tutti chiedo in questa triste giornata, dopo tre anni, un pensiero per te.
Marina Sablich