Franz Schubert – Rosamunde, intermezzo dopo il terzo atto

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Per il “”dramma romantico”” in quattro atti Rosamunde, Fürstin von Cypern (Rosamunda, principessa di Cipro) scritto dalla poetessa Helmina von Chézy (1783 – 1856) Franz Schubert compose nel 1823 le musiche di scena, ossia le musiche di accompagnamento al dramma: il quale, rappresentato al ‘I’heater an der Wien il 20 dicembre 1823, si risolse in un totale insuccesso, che coinvolse anche l’opera del compositore.

Mentre il testo del dramma della Chézy è andato perduto, si sono conservate le musiche di Schubert, che comprendono nove pezzi: cinque strumentali e quattro con l’intervento della voce (una romanza per contralto e tre cori, rispettivamente degli spiriti, di pastori e di cacciatori).

A differenza di questi ultimi, i brani strumentali vengono eseguiti titivolta in concerto, proprio in considerazione dell’alta qualità della musica: si tratta di due balletti e di tre entr’actes (ossia intermezzi) al primo, secondo e terzo atto. A tutto ciò va aggiunta l’Ouverture, che però non fu creata appositamente per questo dramma. Alla Rosamunde Schubert aveva associato quella composta per l’opera : Alfonso ed Fstrella; ma solitamente si esegue al suo posto l’Ouverture per la Zauberharfe (L’arpa magica), in base a una tradizione le cui ragioni non sono mai state chiarite.

Il terzo entr’acte (n. 5 della partitura, collocato dopo il terzo atto del dramma) è costituito da un Andantino in si bemolle maggiore inframezzato da una sezione di breve sviluppo in sol minore. Esso è giustamente famoso per la bellissima idea melodica iniziale, affidata ai primi violini sull’accompagnamento degli archi, che Schubert utilizzò poi anche nel Quartetto in la minore D. 804 (noto appunto col titolo di Rosamunda) e nell’Improvviso op. 142 n. 3 per pianoforte.

Gianluigi Gelmetti / Margarita Zimmernmann, Orchestra sinfonica del Teatro Comunale di Bologna
Teatro Comunale di Ferrara,  Stagione concertistica 1990-91

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