Ferruccio Busoni – Improvvisazione sul Corale di Bach «Wie wohl ist mir, o Freund der Seele»per due pianoforti

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L’Improvvisazione sul Corale di Bach «Wie wohl ist mir, o Freund der Seele» fu iniziata da Busoni nel giugno del 1916, durante un soggiorno a S. Remigio (Pallanza) nella villa del Marchese Silvio della Valle di Casanova, e fu terminata a Zurigo nell’agosto di quello stesso anno. Busoni stesso ne spiegava la genesi, nella dedica al della Valle che precede l’opera: « … Questo piccolo pezzo è nato dal desiderio di scrivere, per due pianoforti, l’ultimo tempo della mia seconda sonata per violino e pianoforte. Le nuove possibilità e limitazioni conseguenti dall’uso di un secondo pianoforte, in luogo del violino, i mutati mezzi espressivi e il mutato animo che sedici anni di vita mi hanno elargito, fanno sì che il lavoro che segue si presenti come una composizione quasi completamente indipendente ». La Sonata n. 2 per violino e pianoforte (op. 36/a, 1898), presentava nella parte finale una serie di variazioni sul Corale di Bach «Come mi sento bene, o amico dell’anima», nella quale per la prima volta Busoni utilizzava un materiale di Bach per svilupparlo in un edificio sonoro autosufficiente. «La sostituzione della qualifica di ‘variazioni’ con quella di ‘improvvisazione’ ci sembra quanto mai significativa in quanto sta a sottolineare il carattere di spontanea immediatezza intuitiva dell’atto di ‘appropriazione’ della materia musicale bachiana da parte di Busoni » (Vlad): e in effetti l’opera realizza un mirabile equilibrio fra i residui della concezione originaria nuovamente elaborati e le applicazioni di «alcuni dei nuovi procedimenti formali scaturiti dalle sconvolgenti esperienze compositive che Busoni avrà compiuto nel frattempo» (Vlad).

Bruno Canino, Antonio Ballista
Manifestazioni celebrative per il cinquantenario di Ferruccio Busoni, Comune di Empoli, Provincia di Firenze, Associazione “Pro Empoli” 1974

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