L’Adagio in si minore di Mozart
Questo breve movimento lento rimasto isolato per ragioni ignote, pubblicato da Hoffmeister senza alcuna ulteriore indicazione, reca la data del 19 marzo 1788 e appartiene dunque al periodo dell’ultimo Mozart (cronologicamente si situa a cavallo delle due versioni, praghese e viennese, del Don Giovanni). E del Mozart maturo ha tutta l’ineffabile, poetica inafferrabilità, la valenza espressiva tragica e la tendenza a risolvere la musica, quasi nella sua essenza, in termini metafisici. Il carattere libero e rapsodico del suo andamento riposa su un equilibrio instabile ma perfettamente disegnato, nel quale l’accesa passionalità, con tratti quasi disperati, si placa in una progressiva decantazione che trova il suo punto di destinazione finale nella trasfigurante coda in maggiore.
Alexander Lonquic
Accademia Nazionale di Santa Cecilia – Stagione di musica da camera 2001-2002