Monaco: integrale straussiana

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Monaco di Baviera – Ha inizio il 1° novembre con la ripresa di Elena egiziaca (Sawallisch/ Herz protagonista Gwyneth Jones) il ciclo Richard Strauss, che impegnerà l’Opera di Stato di Monaco nella rappresentazione di tutte le opere del grande con-cittadino durante la stagione ’87/88. A quelle già in repertorio si aggiungeranno per l’occasione le riproposte della Donna senz’ombra (19 dicembre), della Donna silenziosa (19 marzo ’88) e di Elettra (5 aprile), tutte dirette da Sawallisch, anfitrione del lieto banchetto. Sawallisch cederà poi la bacchetta a Gustav Kuhn per Feuersnot (1 ° giugno); solo per riprendersela e inaugurare il Festival estivo con una nuova produzione – quanto mai attesa – dell’Amore di Danae (4 luglio). Ancora Kuhn dirigerà Intermezzo (10 luglio) e Guntram (18 luglio); e Sawallisch chiuderà in bellezza il ciclo con una esecuzione in forma di concerto di Friedenstag (il 24 luglio, a cinquant’anni esatti dalla prima mondiale) e un nuovo allestimento di Capriccio (26 luglio), firmato per la regia dal basso Theo Adam, nel teatro della Residenza (il Cuvilliés) dove l’opera-testamento di Strauss fu data la prima volta il 28 ottobre 1942.

Che dire di tanta manna, a mala pena immaginabile al confronto con le scarne – di idee, oltre che di titoli – stagioni dei nostri teatri lirici? Solo che a chi per caso non fosse interessato al teatro di Strauss in formato integrale Monaco offre la possibilità di riagganciare il dibattutissimo Anello del Nibelungo di Lehnohoff/Wonder/Sawallisch (due cicli interi: in novembre e in gennaio) e il tradizionale Parsifal della settimana di Pasqua (fine marzo-inizio aprile); mentre fra le nuove produzioni si contano ancora il Faust di Gounod (26 gennaio), Mosè di Rossini (Sawallisch/Pizzi, con un cast di grandissimi nomi, il 26 febbraio) e perfino Il caso Makropulos, di Leós Janàcek, protagonista Hildegard Behrens (21 maggio).

Ma non è tutto. Il 9 gennaio 1988 verrà riaperto, dopo molti anni di inagibilità, il glorioso Prinzregententheater, costruito dall’architetto Semper a immagine e somiglianza del tempio wagneriano di Bayreuth; e sarà ancora Sawallisch a guidare la cerimonia con l’esecuzione di estratti dai Maestri cantori di Norimberga, di Wagner. Dopo la realizzazione dell’avveniristico centro musicale di Gasteig, sede della prestigiosa Filarmonica di Celibidache, Monaco recupera uno dei luoghi più monumentali e ricchi di storia del suo passato: per riproporsi anche in questo campo come modello di organizzazione e di cultura.

Il Giornale della Musica, n. 22, novembre 1987

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